Рефераты. Синтаксические и функционально-семантические особенности употребления условного наклонения в итальянском языке






in (30a): in questo modo viene segnalata la «distanza» cronologica tra i

contenuti espressi dalle due proposizioni; inoltre sono possibili costrutti

con il congiuntivo imperfetto nella protasi e il condizionale composto

nell'apodosi, come in (30b):

(30) a. Se quell'edificio fosse stato venduto, nell'archivio del catasto

ce ne sarebbe traccia, b. Se Enrico fosse a casa, avrebbe risposto al

telefono.

Utilizzando l'opposizione tra la concordanza all'indicativo e quella al

congiuntivo-condizionale all'interno di un periodo ipotetico un parlante

indica diversi gradi di «probabilitа» per i contenuti proposizionali di

protasi ed apodosi:

— l'uso dell'indicativo segnala la «possibile veritа» dei contenuti;

— l'uso del congiuntivo-condizionale ne segnala la «possibile falsitа».

L'opposizione и illustrata attraverso il confronto tra due costrutti le cui

proposizioni componenti esprimano gli stessi contenuti:

(31) a. Se nevica prima di domenica, andiamo a sciare a Cortina.

b. Se nevicasse prima di domenica, andremmo a sciare a Cortina.

In (3 la) il progetto viene presentato come molto piщ probabile rispetto a

(31b): nel primo caso viene configurata la possibilitа che nevichi, con la

conseguente vacanza sugli sci, mentre nel secondo caso viene configurata la

possibilitа che non nevichi, con la conseguente rinuncia alla vacanza sugli

sci.

Questa differenza si evidenzia con una prova di compatibilita semantica.

Aggiungendo ad un periodo ipotetico all'indicativo una frase da cui si

possa inferire la «sicura falsitа» del contenuto proposizionale della

protasi, si ottiene una sequenza semanticamente anomala, perchй la

«possibile veritа» segnalata dall'indicativo si scontra con un contenuto

«sicuramente falso»:

(32) Se Gianni и in macchina ci puт dare un passaggio, ma oggi Gianni и

venuto in autobus.

Allo stesso modo, aggiungendo ad un periodo ipotetico al congiuntivo-

condizionale una frase da cui si inferisca la «sicura veritа» del contenuto

proposizionale della protasi si ottiene di nuovo una sequenza

semanticamente anomala, perchй la «possibile falsitа» segnalata dal

congiuntivo-condizionale si scontra con un contenuto «sicuramente vero»;

(33) a. Se Gianni fosse in macchina potrebbe darci un passaggio, ma

Gianni и (sempre) in macchina.

b. Se Gianni fosse stato in macchina avrebbe potuto darci un passaggio, ma

Gianni era in macchina.

d) I costrutti 'controfattuali'

Alcuni periodi ipotetici al congiuntivo-condizionale non sembrano

comunicare la «possibile falsitа» dei contenuti proposizionali di protasi

ed apodosi, quanto piuttosto la loro «sicura falsitа»: sono i costrutti

tradizionalmente chiamati «controfattuali» o «periodi ipotetici

dell'irrealtа». Questi casi, comunque, non costituiscono un tipo a parte.

Come vedremo subito, i costrutti con congiuntivo imperfetto e condizionale

semplice sono interpretati come controfattuali solo quando all'indicazione

morfosintattica di «possibile falsitа» si aggiungono altre indicazioni di

falsitа, provenienti in genere dal confronto fra contenuto proposizionale

espresso e contesto extralinguistico; quanto ai costrutti con congiuntivo

piuccheperfetto e / o condizionale composto, essi sono sempre interpretati

come controfattuali, a meno

che dal contesto linguistico emergano indicazioni del contrario, ovvero

segnalazioni di «non-falsitа» (come si vedrа in (36), (37) e (38b)).

La controfattualitа non и quindi un significato rigidamente connesso ad una

determinata concordanza di modi e Tempi verbali, ma un effetto semantico

complesso, che deriva dall'interazione della morfosintassi (congiuntivo

imperfetto piщ condizionale semplice o congiuntivo piuccheperfetto e / o

condizionale composto) con il contenuto proposizionale di protasi ed

apodosi e con il contesto linguistico ed extralinguistico.

La combinazione «congiuntivo imperfetto nella protasi + condizionale

semplice nell'apodosi» sembra neutralizzare l'opposizione tra «mera

ipoteticitа» e «controfattualitа», poichй puт esprimere sia l'uno sia

l'altro valore semantico; essa и utilizzabile per esempio anche in (34a),

che presenta solo un'ipotesi, e non due contenuti proposizionali «falsi»:

(34) a. Se piovesse molto forte, uscirei con l'ombrello. (= 29a)

b. Se fossi un marziano, avrei le orecchie verdi. (= 29b)

Un costrutto come (34a) puт essere enunciato con tono polemico, da un

parlante che sta uscendo «senza» ombrello in una giornata appena

piovigginosa: in questo caso si otterrebbe una interpretazione

«controfattuale», come, all'incirca, «non piove molto forte, e (perciт) sto

uscendo senza ombrello».

La controfattualitа compare dunque quando all'indicazione di «possibile

falsitа» fornita dalla concordanza si aggiunge una indicazione di «sicura

falsitа» derivata dal confronto tra il contenuto proposizionale espresso

dal costrutto ed il contesto extralinguistico: per (34b) il parlante

patentemente non и un marziano, e non ha le orecchie verdi; per

l'interpretazione controfattuale di (34a), al momento dell'enunciazione sta

piovendo poco, ed il parlante sta uscendo senza ombrello.

Ora, nelle frasi (35) la comparsa del congiuntivo piuccheperfetto nella

protasi e/o del condizionale composto nell'apodosi sembra segnalare la

falsitа dei contenuti proposizionali espressi dal costrutto, e quindi la

controfattualitа:

(35) a. Se quell'edificio fosse stato venduto, nell'archivio del catasto

ce ne sarebbe traccia. (= 30a)

b. Se Enrico fosse a casa, avrebbe risposto al telefono. (= 30b)

c. Se non foste arrivati in ritardo, non avreste perso il treno.(= 29c)

Ma una protasi al congiuntivo piuccheperfetto non и una condizione

sufficiente per ottenere una interpretazione controfattuale; in (36) il

contesto linguistico aggiunto a (35a) mostra che con il costrutto

condizioniale il parlante sta solo compiendo un'ipotesi sul passato (da

verificare nel presente):

(36) Se quell'edificio fosse stato venduto, nell'archivio del catasto ce ne

sarebbe traccia: bisogna quindi passare a controllare in quell'ufficio.

Neppure una apodosi al condizionale composto и condizione sufficiente per

ottenere una interpretazione controfattuale: (35b) sembra comunicare che

«Enrico non и a casa, e (perciт) non ha risposto al telefono», ma la

versione «condizionale concessiva» di (35b), cioи

(37), presenta ugualmente una apodosi al condizionale composto, senza per

questo segnalarne la falsitа:

(37) a. Anche se Enrico fosse a casa, non avrebbe risposto al telefono.

b. Se Enrico fosse a casa, non avrebbe comunque risposto al telefono.

(37) и parafrasabile con «и possibile che Enrico sia a casa, ed и possibile

che non lo sia; in un caso come nell'altro 'non' risponderebbe al

telefono».

Anche nel caso in cui compaiano sia il congiuntivo piuccheperfetto nella

protasi sia il condizionale composto nell'apodosi l'interpretazione

controfattuale non и garantita. Se infatti (38a) sembra indicare che il

protagonista «non» и partito alle 3, e che (quindi) «non» и arrivato alle

9, una sequenza come (38b), con due costrutti condizionali collegati

asidenticamente, mostra che il parlante sta facendo solo ipotesi sul

passato, come nel caso di (36), e non ha alcuna certezza sulla falsitа dei

contenuti proposizionali espressi da protasi ed apodosi:

(38) a. Se avesse preso il treno delle 3 sarebbe arrivato alle 9.

b. Se avesse preso il treno delle 3 sarebbe arrivato alle 9; se avesse

preso quello delle 5 sarebbe arrivato alle 11; adesso sono le 13, e quindi

dovremmo comunque trovarlo in albergo.

Le stesse ipotesi, presentate con maggior sicurezza, possono essere

espresse dalla versione all'indicativo di (39):

(39) Se ha preso il treno delle 3 и arrivato alle 9; se (invece) ha preso

quello delle 5 и arrivato alle 11; adesso sono le 13, e quindi lo troveremo

sicuramente in albergo.

Per quanto abbiamo detto, non и stata utilizzata qui la tradizionale

distinzione fra periodo ipotetico della realtа, periodo ipotetico della

possibilitа, e periodo ipotetico della irrealtа (ispirata dalla

tripartizione latina fra casus nalis, casus posstbilis, e casus trrealis).

Secondo questa distinzione, infatti, ogni tipo di periodo ipotetico и

correlato ad una specifica concordanza di modi e Tempi: l'indicativo

segnala una ipotesi reale, il congiuntivo imperfetto ed il condizionale

semplice segnalano una ipotesi possibile, o una ipotesi irreale nel

presente, ed il congiuntivo piuccheperfetto ed il condizionale composto

segnalano una ipotesi irreale nel passato. Ma in italiano standard un

periodo ipotetico con la concordanza al congiuntivo piuccheperfetto e / o

condizionale composto puт avere sia una lettura controfattuale (irrealtа),

come negli esempi (35) e (38a), sia una lettura meramente ipotetica

(possibilitа), come negli esempi (36), (37) e (38b). Un costrutto

condizionale con la concordanza all'indicativo puт segnalare una ipotesi

reale, come negli esempi (24) e (25), ma anche la correlazione di due

«fatti», come in (26a), e puт avere persino una lettura controfattuale,

come combinazione di due contenuti proposizionali «falsi».

Se un periodo ipotetico viene inserito in un discorso indiretto al passato

(e gli eventi citati sono giа avvenuti al momento dell'enunciazione) la

concordanza dei modi e dei Tempi prevede solo la combinazione «congiuntivo

piuccheperfetto + condizionale composto», indipendentemente dalla forma che

il costrutto potrebbe avere nella corrispondente versione in discorso

diretto. Cosм la «scelta» dei modi e Tempi di (40d), obbligata dalla

concordanza del discorso indiretto, «neutralizza» completamente le

differenze semantiche sia modali che temporali esistenti fra le prime tre

frasi di (40):

(40) a. Aldo mi ha detto: «Se XY vince / vincerа le elezioni, ti offro /

offrirт una cena».

b. Aldo mi ha detto : «Se XY vincesse le elezioni, ti offrirei una cena».

c. Aldo mi ha detto: «Se XY avesse vinto le elezioni, ti avrei offerto una

cena».

d. Aldo mi ha detto che se XY avesse vinto le elezioni mi avrebbe offerto

una cena.

e) Concordanza mista indicativo e congiuntivo-condizionale

Oltre alle combinazioni illustrate , si trovano in italiano standard

periodi ipotetici con una concordanza «irregolare» di modi e tempi, con

indicativo nella protasi e condizionale nell'apodosi, o congiuntivo nella

protasi ed indicativo nell'apodosi:

(41) a. Se vuoi proprio ottenere quell'incarico, dovresti recarti domani

stesso dal funzionario responsabile.

b. Se (poi) volessi ottenere proprio quell'incarico, devi recarti domani

stesso dal funzionario responsabile.

Il confronto fra questi due esempi e costrutti dallo stesso contenuto

proposizionale ma con concordanza «regolare», come (42), mostra come il

cambiamento di modo fra protasi ed apodosi non segnali altro che il

«diverso grado di probabilitа» assegnato dal parlante ai

diversi contenuti proposizionali espressi:

(42) a. Se vuoi proprio ottenere quell'incarico, devi recarti domani

stesso dal funzionario responsabile.

b. Se (poi) volessi ottenere proprio quell'incarico, dovresti recarti

domani stesso dal funzionario responsabile.

In questi due esempi il livello di ipoteticitа и lo stesso sia per il

contenuto proposizionale della protasi sia per quello dell'apodosi, mentre

in (41a) il condizionale nell'apodosi «indebolisce» il valore deontico di

dovere, favorendo l'interpretazione del costrutto piщ come consiglio che

come ordine, ed in (41b) il congiuntivo nella protasi presenta come piщ

remoto il desiderio dell'interlocutore.

Un altro esempio puт essere fornito dal confronto tra le due frasi

seguenti:

(43) a. Se piovesse, uscirei con l'ombrello.

b. Se piovesse, uscirт con l'ombrello.

In (43a) il parlante sta avanzando una mera ipotesi, quasi del tutto

staccata dal reale, mentre in (43b) l'inserimento del futuro semplice

dell'indicativo nell'apodosi trasforma il costrutto nell'espressione di un

proposito: «in caso - che ritengo improbabile - di pioggia, ho la ferma

intenzione di uscire con l'ombrello».

Lo stesso effetto di «indebolimento» visto nell'apodosi di (41a) si ha nel

condizionale indipendente. In una richiesta come «Vorrei mezzo chilo di

ravioli di magro», enunciata ad esempio in una panetteria, il condizionale

permette di presentare il desiderio del cliente come piщ «remoto», e quindi

meno aggressivo, e la frase risulta decisamente piщ cortese rispetto a

«Voglio mezzo chilo di ravioli di magro», con l'indicativo. Sempre in

«condizionale indipendente», l'effetto di indebolimento si trova in frasi

in cui il parlante si presenta in forma modesta, come nel seguente dialogo:

«A - Scusi, ma lei chi и? B - Ma, io veramente sarei l'idraulico (che lei

aveva fatto chiamare)», ed in brani di testi narrativi, soprattutto

giornalistici, in cui l'autore non ha la totale sicurezza della veritа o

attendibilitа di quanto sta riportando, e segnala il suo «distacco» proprio

con il condizionale, semplice o composto: «(Secondo le nostre informazioni)

II presidente si sarebbe recato presso la sua villa nei sobborghi della

cittа, per tenere una riunione con i suoi principali collaboratori, e vi si

troverebbe tuttora, in attesa di segnali piщ chiari dalla capitale».

f) Il sistema substandard di concordanza di modi e tempi

II sistema «substandard» di concordanza di modi e Tempi, и tipico

solamente di alcune varietа piщ basse; esso ha sostituito l'opposizione tra

«possibile veritа» e «possibile falsitа» del sistema standard con una

opposizione tra «possibile» e «controfattuale». II sistema «substandard»

conserva infatti le varie combinazioni di tempi dell'indicativo per

l'italiano standard, ma utilizza l'indicativo anche per esprimere

l'interpretazione non controfattuale di frasi come (44a) dell'italiano

standard:

(44) a. Se piovesse molto forte, uscirei con l'ombrello. (= 34a)

b. Se piove molto forte, esco con l'ombrello.

Per i costrutti controfattuali invece, il sistema «substandard» utilizza

l'indicativo imperfetto in protasi ed apodosi ; l'interpretazione

controfattuale di (44a) и resa da (45a), e la stessa concordanza и

utilizzata per esprimere gli altri costrutti ad interpretazione

controfattuale (l'uso del piuccheperfetto nella protasi di (45f) segnala lo

scarto temporale esistente fra il contenuto proposizionale della protasi e

quello dell'apodosi):

(45) a. Se pioveva molto forte, uscivo con l'ombrello.

b. Se ero un marziano, avevo le orecchie verdi.

c. Se Enrico era a casa, rispondeva al telefono.

d. Se non arrivavate tardi, non perdevate il treno.

e. Se prendeva il treno delle 3 arrivava alle 9.

f. Se quell'edificio era stato venduto, nell'archivio del catasto ce n'era

traccia.

L'uso dell'indicativo imperfetto nei costrutti condizionali del sistema

«substandard» ha implicazioni solo modali, e non piщ temporali, potendo

essere usato per esprimere la controfattualitа al passato, al presente, ed

al futuro:

(46) a. Se ieri venivi alla festa, ti divertivi un sacco.

b. Se adesso eri alla festa, ti divertivi un sacco.

e. Se domani venivi alla festa, ti divertivi un sacco.

Il valore di controfattualitа dell'indicativo imperfetto nei costrutti

condizionali del sistema «substandard» и confermato dall'applicazione delle

stesse prove per dimostrare l'interpretazione non obbligatoriamente

controfattuale della combinazione «congiuntivo piuccheperfetto e / o

condizionale composto» in italiano standard. Infatti (47), con l'imperfetto

a segnalare la controfattualitа ed il contesto linguistico successivo a

segnalare invece l'ipoteticitа nel passato, и inaccettabile, mentre (48),

che и la versione di (38b) nel sistema «substandard», non и del tutto

accettabile:

(47) Se quell'edificio era stato venduto, nell'archivio del catasto ce

n'era traccia: bisogna quindi passare a controllare in quell'ufficio.

(48) Se prendeva il treno delle 3 arrivava alle 9; se invece prendeva

quello delle 5 arrivava alle 11; adesso и mezzogiorno, e quindi lo troviamo

comunque in albergo.

g) Costrutti condizionali pseudocoordinati

In alcuni casi un rapporto «condizione-conseguenza» non viene espresso da

una apodosi sovraordinata contenente una protasi subordinata introdotta da

se (come negli esempi visti fin qui), ma da una sequenza di due frasi

apparentemente coordinate, collegate eventualmente da operatori di

congiunzione o disgiunzione; la prima frase puт essere imperativa o

interrogativa (polare):

(49) a. Alza le mani o / altrimenti / se no sparo!

b. Ripetilo e ti rompo la testa!

c. Dammi retta e non ti pentirai!

d. Vuoi un gelato? Te lo vado subito a prendere.

e. Cercano la rissa? Gli daremo un sacco di botte.

Di solito se la prima frase и interrogativa la seconda frase puт essere

introdotta da un operatore di congiunzione, ma non da un operatore di

disgiunzione:

(50) a. Vuoi un gelato? E io te lo vado subito a prendere.

b. Vuoi un gelato? O / Altrimenti / Se no non te lo vado subito a prendere.

(51) a. Cercano la rissa? E noi gli daremo un sacco di botte.

b. Cercano la rissa? O / Altrimenti / Se no non gli daremo un sacco di

botte.

I costrutti in (49) costituiscono delle «pseudocoordinazioni», e sono

normalmente parafra-sabili tramite costrutti condizionali subordinati:

(52) a. Se non alzi le mani sparo.

b. Se lo ripeti ti rompo la testa.

e. Se mi dai retta non ti pentirai.

d. Se vuoi un gelato te lo vado subito a prendere.

e. Se cercano la rissa gli daremo un sacco di botte.

Dal punto di vista delle azioni linguistiche eseguibili con questi

costrutti, si puт dire che in (49), come in (52), si trovano ordini

modificati da minacce (a. e b.), esortazioni modificate da previsioni

favorevoli (e.), offerte precedute da richiesta di conferma (d.), e minacce

(e.).

Per l'interpretazione semantico-pragmatica di questi costrutti и necessario

ricordare in primo luogo che fanno immediatamente scattare l'inferenza

sollecitata:

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