Рефераты. Синтаксические и функционально-семантические особенности употребления условного наклонения в итальянском языке






della subordinata e della sovraordinata, и esclusa a priori dalla

definizione semantica , che prevede la necessaria veritа di q, il contenuto

proposizionale della sovraordinata).

Quando anche se si combina con l'imperfetto indicativo nella subordinata e

nella sovraordinata (non si confondano perт questi costrutti con quelli

formalmente identici ma appartenenti o alla variante colloquiale

dell'italiano standard, o al sistema substandard: v. rispettivamente le

frasi (34b) e (35b)), l'interpretazione condizionale concessiva и di nuovo

possibile; si confronti (39a), che puт avere una lettura fattuale ed una

ipotetica (quella parafrasata tra parentesi), con (39b), che per la

presenza dell'operatore di subordinazione sebbene и solo concessivo

fattuale:

(39) a. Durante quella lunga vacanza in collina uscivamo sempre senza

ombrello, anche se pioveva.

(«a volte pioveva, a volte no: quando pioveva uscivamo comunque senza

ombrello»)

b. Durante quella lunga vacanza in collina uscivamo sempre senza ombrello,

sebbene piovesse. («и piovuto, e siamo comunque usciti senza ombrello»)

Come per i costrutti concessivi fattuali, anche se introduce condizionali

concessivi di stile alto, letterario, con la subordinata al congiuntivo

invece che all'indicativo:

(40) «Squattrinato come tutti i veri poeti (e tale lo si considera anche se

egli non scriva versi) la sua principale professione и quella di Ospite»

(E. Montale, farfalla di Dinard, Milano, Monda-dori, 1976, p. 79)

Anche se condizionale concessivo prevede la combinazione di congiuntivo

imperfetto e condizionale semplice, e di congiuntivo piuccheperfetto e

condizionale composto, come in (41a, b), ma nel caso si voglia sottolineare

la «distanza» cronologica tra i contenuti espressi dalle due proposizioni,

in una dirczione o nell'altra, si combinano congiuntivo piuccheperfetto e

condizionale semplice, come in (4le), o congiuntivo imperfetto e

condizionale composto, come in (41d):

(41) a. Anche se rinascessi, non vorrei cambiare tipo di vita.

b. Anche se fossi stato promosso a giugno, non avrei potuto andare in

vacanza.

c. Anche se quell'edificio fosse stato venduto, nell'archivio del catasto

non ne troveremmo traccia, poichй le registrazioni di quell'anno sono

finite bruciate in un incendio.

d. Anche se Enrico fosse a casa, non avrebbe risposto al telefono: in

questo periodo non vuole essere disturbato.

Come per i costrutti condizionali , anche per i condizionali concessivi

l'uso della concordanza all'indicativo piuttosto che al congiuntivo-

condizionale indica diversi gradi di «probabilitа» dei contenuti

proposizionali espressi; ma a differenza dei costrutti condizionali la

«possibile veritа» (segnalata dall'indicativo) o «possibile falsitа»

(segnalata dal congiuntivo piщ condizionale) riguarda solo il contenuto

proposizionale della subordinata, p:

(42) a. Anche se studio di piщ, non imparerт niente. (= 33a)

b. Anche se studiassi di piщ, non imparerei niente. (= 33b)

Se un costrutto viene inserito in un discorso indiretto al passato (e gli

avvenimenti citati sono giа avvenuti al momento dell'enunciazione) la

concordanza dei modi e dei Tempi prevede solo la combinazione «congiuntivo

piuccheperfetto + condizionale composto», indipendentemente dalla forma che

il costrutto potrebbe avere nella corrispondente versione in discorso

diretto. Cosм la «scelta» di modi e tempi di (43d), obbligata dalla

concordanza del discorso indiretto, «neutralizza» completamente le

differenze semantiche sia modali sia temporali esistenti nei condizionali

concessivi presenti in (43a-c):

43) a. Aldo mi ha detto: «Ti offro / offrirт una cena anche se XY perde /

perderа la carica di sindaco».

b. Aldo mi ha detto: «Ti offrirei una cena anche se XY perdesse la carica

di sindaco».

c. Aldo mi ha detto: «Ti avrei offerto una cena anche se XY avesse perso la

carica di sindaco».

d. Aldo mi ha detto che mi avrebbe offerto una cena anche se XY avesse

perso la carica di sindaco.

Anche per i costrutti condizionali concessivi, come per i costrutti

condizionali, и possibile la concordanza mista fra indicativo e congiuntivo-

condizionale:

(44) a. Anche se non ti interessa personalmente la partecipazione a

quella gara, dovresti farlo per amicizia nei confronti di Carlo: potrebbe

avere bisogno di te durante la prova.

b. Anche se non ti interessasse personalmente la partecipazione a quella

gara, devi farlo per amicizia nei confronti di Carlo: puт avere bisogno di

te durante la prova.

Oltre ad anche se esistono altri operatori di subordinazione con

significato condizionale concessivo. Di questi, alcuni possono introdurre

sia condizionali concessivi sia concessivi fattuali, come anche se: sono se

anche, pure se e se pure:

(45) a. Se anche studiassi di piщ, non imparerei niente.

b. Se anche avessi studiato di piщ, non avrei imparato nulla.

(46) a. Pure se fosse il re di tutta Europa, non gli vorrei ubbidire.

b. Pure se fossimo stati in condizioni economiche disperate, non avremmo

accettato volentieri un aiuto che arrivava da un avversario tradizionale

della nostra famiglia.

(47) a. Se pure ci capitasse di ricadere nello stesso errore giа commesso

una volta, saremmo in grado di rimediare con meno fatica grazie

all'esperienza compiuta.

b. Non mi credette: e se pure mi avesse creduto, il mio intervento non

sarebbe valso a farle cambiare opinione.

Si ricordi che se pure e seppure, omofoni in alcune parti d'Italia, non

sono da confondere, poichй il primo и un introduttore di condizionali

concessivi, e di concessive fattuali all'indicativo, mentre il secondo

introduce solo concessive fattuali al congiuntivo.

Pure se con significato condizionale concessivo si trova anche con

subordinate al congiuntivo presente (in sostituzione dell'indicativo),

anche in questo caso stilisticamente piuttosto elevate:

(48) «Eppure in tutto questo che abbiamo detto, pure se si sia disposti ad

accettarlo in ogni sua pane, resta che al Leopardi mancano note

fondamentali dello spirito e del pensiero settecentesco». (M. Sansone,

Leopardi e la filosofia del Settecento, Firenze, Olschki, 1964, p. 143)

Anche un costrutto condizionale puт essere interpretato come condizionale

concessivo, purchй sia abbastanza evidente il contrasto esistente giа di

per sй fra i tipi di evento presentati dalla subordinata e dalla

sovraordinata; se il costrutto condizionale и di tipo «bi-affermativo»

viene perт interpretato come concessivo fattuale invece che come

condizionale concessivo, come nell'esempio (49b):

(49) a. Se poi ci fossimo trovati nei guai non avremmo dovuto

protestare, perchй sapevamo fin dall'inizio che ci stavamo imbarcando in

una spedizione piuttosto pericolosa. (= «anche se ci fossimo»)

b. Se il giudizio del Fondo Monetario Internazionale sulla economia del

nostro paese и stato positivo, non dobbiamo dimenticare i rischi collegati

al deficit pubblico. (= «sebbene il giudizio ... sia positivo . . .»)

I costrutti condizionali con la concordanza al congiuntivo e condizionale

possono essere privi dell'operatore di subordinazione se; anche tali

costrutti condizionali possono ricevere una interpretazione condizionale

concessiva, che in alcuni casi viene ribadita dall'inserimento di anche o

di pure (si tratta comunque di costrutti di stile alto):

(50) a. L'incidente di Gino и successo in due secondi: fossi stato

attentissimo, non avrei avuto il tempo di intervenire.

b. Fossimo anche / pure riusciti ad estorcergli una risposta positiva, il

suo parere non sarebbe stato sufficiente.

Alcuni altri operatori di subordinazione sono tipici dei condizionali

concessivi (non possono cioи introdurre concessivi fattuali). Quand'anche и

stilisticamente piщ alto di anche se, e ne condivide la concordanza tranne

nei casi di indicativo in subordinata e sovraordinata, nei quali richiede

il congiuntivo nella subordinata:

(51) a. Quand'anche nevica, non resteremo chiusi in casa.

b. Quand'anche nevichi, non resteremo chiusi in casa.

c. Quand'anche nevicasse, non resteremmo chiusi in casa.

d. Quand'anche avesse nevicato, non saremmo rimasti chiusi in casa.

Un costrutto condizionale concessivo puт essere introdotto dall'operatore

di subordinazione condizionale se accompagnato da neanche,neppure, o

nemmeno (che sono lessicalizzazioni di anche o pure piщ negazione); il

significato и simile, ma non identico, a quello di

un costrutto introdotto da anche se, con la sovraordinata accompagnata

dalla particella negativa non, come si vede confrontando gli esempi a. con

quelli b. :

(52) a. Neanche se hai molta sete devi bere cosм in fretta.

b. Anche se hai molta sete non devi bere cosм in fretta.

(53) a. Neppure se mi venisse a pregare in ginocchio lo perdonerei.

b. Anche se mi venisse a pregare in ginocchio non lo perdonerei.

(54) a. Nemmeno se fosse stato mandato a vender ghiaccio agli esquimesi

avrebbe rinunciato prima di provare.

b.Anche se fosse stato mandato a vender ghiaccio agli e-squimesi non

avrebbe rinunciato prima di provare.

La non interpretabilitа di quand'anche, neanche, neppure e nemmeno (gli

ultimi tre accompagnati da se) come introduttori di concessive fattuali и

confermata dal fatto che non possono combinarsi con sovraordinate con i

tempi passati dell'indicativo (che la subordinata sia all'indicativo oppure

al congiuntivo):

(55) a. Quand'anche и nevicato, non siamo rimasti chiusi in casa.

b. Quand'anche sia / fosse nevicato, non siamo rimasti chiusi in casa.

(56) a. Neanche / Neppure / Nemmeno se и stato mandato a vender ghiaccio

agli esquimesi ha rinunciato prima di provare.

b. Neanche / Neppure /Nemmeno se sia / fosse stato mandato a vender

ghiaccio agli esquimesi ha rinunciato prima di provare.

Gli altri operatori di subordinazione che abbiamo visto introdurre

concessive fattuali non sono compatibili nй con la semantica nй con la

concordanza dei condizionali concessivi:

(57) a. Benchй / Sebbene nevica, non resteremo chiusi in casa.

b. Benchй / Sebbene nevicasse, non resteremmo chiusi in casa.

c Benchй / Sebbene fosse nevicato, non saremmo rimasti chiusi in casa.

(58) a. Malgrado (che) / Nonostante (che) nevica, non resteremo chiusi

in casa.

b. Malgrado (che) / Nonostante (che) nevicasse, non resteremmo chiusi in

casa.

c.Malgrado (che) / Nonostante (che) fosse nevicato, non saremmo rimasti

chiusi in casa.

(59) a. Quantunque / Per quanto nevica, non resteremo chiusi in casa.

b. Quantunque / Per quanto nevicasse, non resteremmo chiusi in casa.

c.Quantunque / Per quanto fosse nevicato, non saremmo rimasti chiusi in

casa.

(60) a. Ancorchй / Seppure nevica, non resteremo chiusi in casa.

b. Ancorchй /Seppure nevicasse, non resteremmo chiusi in casa.

c.Ancorchй / Seppure fosse nevicato, non saremmo rimasti chiusi in casa.

Anche gli operatori di subordinazione «categoriali» non sono interpretabili

come condizionali concessivi, poichй l'elemento su cui si articolano non и

presentato come possibile, ma come certo, come si vede confrontando i

costrutti in a. con le loro parafrasi avversative coordinate in b.:

(61) a. Per poche che fossero le sue pretese, mantenerlo per un periodo

cosм lungo non sarebbe certo stato uno scherzo.

b. Le sue pretese erano poche, ma mantenerlo per un periodo cosм lungo non

sarebbe certo stato uno scherzo.

(62) a. Alto com'и / quant'и, Giorgio non и riuscito a segnare un solo

canestro.

b. Giorgio и (molto) alto, ma non и riuscito a segnare un solo canestro.

(63) a. Tardi com'era, ha voluto a tutti i costi andare a fare un giro

lungo

il fiume.

b. Era (molto) tardi, ma ha voluto a tutti i costi andare a fare un giro

lungo il fiume.

(64) a. Per quanto veloci sembrassero i nostri ragazzi, gli elementi del

gruppo avversario arrivavano sempre con almeno tre secondi di vantaggio.

b. I nostri ragazzi sembravano (molto) veloci, ma gli elementi del gruppo

avversario arrivavano sempre con almeno tre secondi di vantaggio.

g)Semantica dei costrutti a-condizionali

Nei costrutti detti a-condizionali il contenuto proposizionale della

subordinata non condiziona quello della sovraordinata, contrariamente a

quanto accade per i costrutti condizionali . Tali costrutti possono essere

fondamentalmente di due tipi, con le frasi (3a) e (3b): Che ti piaccia o

no, stasera andrт al cinema; Ovunque vada, Ugo troverа degli amici. Il

significato intuitivo di (3a) и che data o meno una determinata condizione

(la contentezza dell'interlocutore), il parlante andrа al cinema; quello di

(3b) и che in ogni luogo nel quale il protagonista si possa recare troverа

sicuramente degli amici.

Ecco una analisi maggiormente formalizzata della semantica di questi

costrutti. Le subordinate di un a-condizionale come (3a) esprimono la

«disgiunzione» di un contenuto proposizionale p e del suo contrario non-p,

riassumibile con la formula «p o non-p», che и tautologica, sempre vera:

proprio per questo il contenuto proposizionale della subordinata non ha

alcun effetto su quello della sovraordinata. Il significato di questo primo

tipo di costrutto a-condizionale si puт cosм rappresentare: «p o non-p, q»

= «pvero O PFalso> qVero».

II confronto fra questo schema e quello riportato in (29), che

rappresentava una parte del significato dei costrutti condizionali

concessivi, mostra quanto questi ultimi siano vicini semanticamente a

questo primo tipo di a-condizionali: in un caso la possibilitа che p sia

falso и comunicata implicitamente dalla presenza di anche (o di elementi

lessicali dal significato affine), nell'altro и espressa esplicitamente

dalla «disgiunzione» presente nella subordinata.

Nel caso dei costrutti a-condizionali come (3b), la presenza di relativi

indefiniti fa sм che la subordinata esprima un contenuto «insaturo»: una

«funzione proposizionale» con una variabile libera, simbolizzabile con

p(x).

Per tutti i valori assunti dalla variabile x, e quindi per tutti i

contenuti proposizionali ottenuti dalla subordinata, il contenuto

proposizionale della sovraordinata risulta vero." Il significato di questo

secondo tipo di costrutto a-condizionale si puт cosм rappresentare: «p(x),

q» = «V x, p = F(x), qvero».

Anche in questo caso il confronto con lo schema riportato in (29) mostra la

vicinanza semantica fra questi pur diversi tipi di costrutto: come nei

condizionali concessivi, lo statuto del contenuto proposizionale della

subordinata и irrilevante per la veritа di quello della subordinata (e

dell'intero costrutto),

A differenza dei costrutti condizionali concessivi (e di quelli concessivi

fattuali), dove fra i tipi di evento presentati dalla subordinata e dalla

sovraordinata viene comunque instaurato un rapporto di contrasto, i

costrutti a-condizionali non pongono esplicitamente tale contrasto:

semplicemente l'ascoltatore puт inferire che fra il tipo di evento

presentato nella sovraordinata ed uno di quelli o disgiunti nella

subordinata o ottenibili dando un valore alla variabile x sempre nella

subordinata, un contrasto ci possa essere. Esemplificando, nell'es. (3a) di

2.4. si puт vedere un contrasto fra il dispiacere dell'interlocutore e

l'intenzione del parlante di andare al cinema, come in (3b) и ipotizzabile

che possa esistere un luogo specifico nel quale il protagonista «non»

riuscirа a trovare degli amici.

Il costrutto a-condizionale non instaura perт necessariamente questo

contrasto tra tipi di eventi:

(65) Dovremo stare attenti alla concorrenza economica degli altri paesi

europei, che facciano o no parte della CEE.

(66) Dalla cima della collina, ovunque girassimo gli occhi, non potevamo

evitare di tornare a fissare sempre quel villaggio.

h)I costrutti con 'disgiunzione'

I costrutti a-condizionali del tipo di (3 a) possono avere la subordinata

costruita su una correlazione sia che... sia che...:

(67) Sia che ti piaccia sia che non ti piaccia, stasera andrт al cinema.

(68) Sia che lo paghino bene sia che lo paghino male / non lo paghino bene,

Piero fa il suo lavoro senza lamentarsi.

(69) Sia che abbia avuto ragione sia che abbia avuto torto / non abbia

avuto ragione / non l'abbia avuta, dobbiamo aiutarlo perchй и nostro amico.

Nei costrutti a-condizionali, il verbo della subordinata и generalmente al

congiuntivo; nello stile colloquiale si trova anche l'indicativo:

(70) Sia che ti piace sia che non ti piace, stasera andrт al cinema.

In uno stile piuttosto elevato и possibile l'ellissi delle forme

correlative, e la semplice giustapposizione tramite virgole dei due

elementi alternativi, con inversione di posizione fra verbo e soggetto

espresso:

(71) «In realtа la parola 'villanella', come designazione di forma poetica,

cioи di un determinato componimento, apparisca essa in scritti dialettali,

apparisca in scritti italiani, и termine letterario» (C. Calcaterra, Poesia

e canto. Studi sulla poesia melica italiana e sulla favola per musica,

Bologna, Zanichelli, 1951, p. 7)

A parte la correlazione con sia che... sia che..., il costrutto puт

articolare la proposizione subordinata su una «disgiunzione» con che... o

(che)...:

(72) a. Che ti piaccia o (che) non ti piaccia, stasera andrт al cinema.

b. Che lo paghino bene o (che) lo paghino male / non lo paghino bene, Piero

fa il suo lavoro senza lamentarsi.

c.Che abbia avuto ragione o (che) abbia avuto torto / non abbia avuto

ragione / non l'abbia avuta, dobbiamo aiutarlo perchй и nostro amico.

Nei costrutti articolati sulla disgiunzione, la seconda parte della

subordinata (quella che esprime non-p) puт subire diversi processi di

riduzione o pronominalizzazione negativa, che comportano perт

l'impossibilitа (invece della facoltativitа) del secondo che:

(73) a. Che ti piaccia o (che) no / meno, stasera andrт al cinema.

b. Che lo paghino bene o (che) no / meno / male, Piero fa il suo

lavoro senza lamentarsi.

c.Che abbia avuto ragione o (che) no / meno / torto, dobbiamo aiutarlo

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